Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 1, 1829.djvu/109

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con quanta afflizione Biblide per amore divenne fontana? E ancora gl’iddii sostennero noia di tal passione, e massimamente Apollo, il quale, di tutte cose grandissimo medico, a sè medicina non potè porgere, poi che ferire s’ebbe lasciato, forse non per viltà ma per provare; e in brieve, niuno non è a cui questo amore non dissecchi le medolle dell’ossa. E tu con disiderio il vai seguendo! Ma ancora di tutto questo, tenendo lo stile della più gente, ti potresti scusare; ma non consideri tu di cui tu ti sei innamorato, e per cui tu così faticosa passione sostieni? e ciò è d’una serva nata nelle nostre case, la quale a comparazione di te non ti si confarebbe in niuno atto. Deh! or ti fossi tu d’una valorosa e gran donna simile alla tua nobiltà innamorato! assai mi dorrebbe, ma ancora mi sarebbe alcuna consolazione. Io non ti potrei mai tanto sopra questo dire quanto io disidero; ma però ch’io so che ancora in te medesimo, sanza riprensione alcuna, ti riconoscerai del tuo errore, e rimarra’tene, mi taccio. E se io credessi che ciò non avvenisse, certo legger cosa mi sarebbe ora io medesimo ucciderti. Ma acciò che tu seguiti lo studio, io in questa parte, ancora che io conosca che manifesto biasimo ti sia menarti dietro per le strane scuole quella che tu sconciamente ami, ne seguirò il tuo volere; e sì tosto come tua madre, la quale alquanto non sana è stata, come tu puoi vedere, avrà intera sanità ricuperata, io la ti manderò a Montoro; e ora teco la ne manderei, se non fosse che sanza lei tua madre in cotale atto non vuol rimanere -.

Turbossi alquanto Florio veggendo il padre turbato, ma non pertanto quasi lagrimando così li rispose: Padre