Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 1, 1829.djvu/352

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un’altra giovane. - Adunque - disse Florio - Biancifiore dove è -. - Ella non è qui al presente - disse la reina; - ov’ella sia, andianne al nostro palagio: io tel dirò -. - Certo, io dubito ancora de’ vostri inganni - disse Florio; - voi avete in alcuno altro luogo sotterrata la giovane, e ora col darmi ad intendere che viva sia, e che in altra parte mandata l’avete, volete la mia vita prolungare: ma ciò niente è a pensare -. - Fermamente - disse la reina - Biancifiore è viva. Partiamci di qui, che tutto ti dirò nel nostro palagio come la cosa è andata sanza parola mentirti -.

Allora si levò in piè Florio con la reina e altra compagnia assai, e tornarono nel loro palagio, dove il re doloroso a morte di queste cose, le quali tutte avea sapute, trovarono. E quivi pervenuti, e trattisi tacitamente in una camera, la reina così cominciò a dire a Florio: Noi, il tuo padre e io, sentendo che in niuna maniera Biancifiore di cuore ti potea uscire ben che lontano le dimorassi, proponemmo di pur volere che ella di mente t’uscisse, e fra noi dicemmo: "Già mai questa giovane del cuore non uscirà a Florio mentre viverà, ma se ella morisse, a forza dimenticare gliele converrà, vedendo che impossibile sia ad averla". E quasi deliberammo d’ucciderla: poi per non volere essere nocenti sopra il giusto sangue di lei, mutammo consiglio, e a ricchissimi mercatanti, venuti ne’ nostri mari per fortuna, fattigli qua venire, infinito tesoro la vendemmo loro, e essi ci promisero di portarla in parte sì di qui lontana, che mai alcuna novella per noi se ne sentirebbe. E come essi l’ebbero portata via, noi comandammo che la nuova sepoltura fosse fatta, nella quale dando