Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/93

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SOPRA DANTE 73


Fu adunque il nostro poeta, siccome gli altri poeti sono, nasconditore, come si vede, di così cara gioia, come è la cattolica verità, sotto volgare corteccia del suo poema. Per la qual cosa si può meritamente dire questo libro essere1 polisenno, cioè di più sensi, de’ quali è il primo senso quello il quale egli ha nelle cose significate per la lettera, siccome voi potete aver di sopra nella esposizion litterale udito: e chiamasi questo senso litterale, e così è. Il secondo senso è allegorico o vero morale, il quale acciocchè voi comprendiate meglio, esemplificando vel dichiarerò in questi versi: In exito Israel de Ægypto, domus Jacob de populo barbaro: facta est Judea sanctificatio ejus. Israel potestas ejus. De’ quali se noi guarderemo a quello che la lettera suona solamente, vedremo esserci significato l’uscimento de’ figliuoli di Israel d’Egitto al tempo di Moisè; e se noi guarderemo alla allegoria, vedremo esserci mostrata la nostra redenzione fatta per Cristo: e se noi guarderemo al senso morale, vedremo esserci mostrata la conversione dell’anima nostra, dal pianto e dalla miseria del peccato allo stato della grazia: e se noi guarderemo al senso anagogico, vederemo esserci dimostrato l’uscimento dell’anima santa dalla corruzione della presente servitudine, alla liberta della gloria eternale. E così come questi sensi mistici sono generalmente per varii nomi appellati, tutti nondimeno si possono appellare allegorici; conciosiacosachè essi sieno diversi dal senso litterale, o vero istoriale. E

  1. Poliseno.