Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/300

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296 COMENTO DEL BOCCACCI

quanto essa faceva chi la riguardava divenir sasso, cioè gelido e inflessibile. Ma son molti i quali per avventura non s’accorgono quando questo Gorgon riguardano; e però è da sapere che sono alcuni i quali sempre tengon gli occhi della mente fissi nella loro bella moglie, nelli loro figliuoli, ne’ lor bei palagi, ne’ lor bei giardini, e questi paion loro da dover preporre ad ogni letizia di paradiso: altri tengono l’animo fisso ad i lor cavalli, a’ lor fondachi, alle lor botteghe, a’ lor tesori: altri agli stati e agli onori pubblichi e a simili cose, e non s’accorgono che questo cotal riguardare è riguardare il Gorgone, cioè gli ornamenti terreni, da’ quali e’ traggono quella durezza che gli converte in pietra, la quale è di complessione fredda e secca; per la qual possiamo intendere, questi cotali essere freddi del divino amore e della carità del prossimo; in tanto secchi, in quanto i terren secchi nè ricevono alcun seme, nè fanno alcun frutto. Così adunque divenuti, e caduti nella perseveranza del peccare, quasi della divina misericordia disperandosi, strabocchevolmente si lasciano andare in qualunque colpa, dicendo sè sapere quel che hanno, e non sapere quel che avranno, e che se pure avviene che perdano i beni dell’altra vita, non voler perdere quegli di questa. E puossi dire che a coloro avviene i quali nel furore iracundo trascorrono, in quanto niuno altro giudicio che il loro seguir vogliono; o a coloro i quali oltre ad ogni debito gli animi pongono, i quali smisuratamente procuran d’avere i piaceri delle cose terrene, e tanto in esse s’invescano, che cosa che contro a questo piacer fac-