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88 COMENTO DEL BOCCACCI


CAPITOLO SESTO


Al tornar della mente che si chiuse ec.

Come ne’ precedenti canti ha fatto, così in questo si continua l’autore alle cose dette; egli nella fine del precedente canto mostra, come per compassione avuta di madonna Francesca e di Polo da Rimino cadesse, e da quel cadimento nel principio di questo essere tornato in sè, e ritrovarsi nel terzo cerchio dell’inferno. E fa in questo canto l’autore cinque cose. Nella prima descrive la qualità del luogo: nella seconda dice quello che Cerbero demonio facesse vedendogli, e come da Virgilio chetato fosse: nella terza pone come trovasse un Fiorentino, e che da lui sapesse qual peccato quivi si puniva e altre cose più, domandandone esso autore: nella quarta, passando più avanti, muove l’autore un dubbio a Virgilio, e Virgilio gliele solve: nella quinta dimostra l’autore dove pervenissero. La seconda comincia quivi: Quando ci scorse. La terza quivi: Noi passavam. La quarta quivi: Sì trapassammo. La quinta quivi: Noi aggirammo. Descrive adunque l’autore nella prima parte di questo canto la qualità del luogo, dicendo: Al tornar della mente, mia, che, la quale per compassione, si chiuse, come nella fine del precedente canto è mostrato,

Dinanzi alla pietà de’ due cognati,

di madonna Francesca e di Polo,