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8 | ninfale fiesolano |
XV.
E quivi le ammoniva tutte quante
Nel ben perseverar virginitate:
Alcuna volta ragiona d’alquante
Cacce che fatte aveva molte fiate
Su per que’ poggi, seguendo le piante
Delle fiere selvagge, chè pigliate
E morte assai n’aveano, ordine dando
XVI.
Cotai ragionamenti tra costoro,
Com’io v’ho detto, tenía di cacciare,
E quando Diana si partia da loro,
Tosto una ninfa si facea chiamare
La qual fusse di tutto il concistoro
Di lei vicaria, facendo giurare
All’altre tutte di lei obbedire,
XVII.
Quella tale da tutte era ubbidita
Come fusse Dïana veramente,
E ciascun’era d’un panno vestita
Di lin tessuto molto sottilmente:
Facendo co’ loro archi d’esta vita
Passar molti animali assai sovente;
E qual portava un affilato dardo,
Più destra che non fu mai leopardo.