Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/379

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374 ragguagli di parnaso
Ragguaglio LIX — Un letterato chiede ad Apollo l’arte da far buona memoria, ed è schernito da Sua Maestá |||
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Ragguaglio LX — Giovenale rifiuta la disfida fattagli da Francesco Berni di seco cimentarsi nella poesia satirica |||
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Ragguaglio LXI — Domizio Corbulone, per alcune parole dette da lui nel suo governo di Pindo, le quali prima per pubblico editto da Apollo erano state dichiarate tiranniche, dalla quarantia criminale severamente essendo processato, con molta sua lode alla fine vien liberato |||
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Ragguaglio LXII — Per la promozione di Diogene cinico a grado maggiore essendo vacata l’onorata cattedra della tranquillitá della vita privata, Apollo ne provede il famoso filosofo Crate, che la rifiuta |||
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Ragguaglio LXIII — Molti popoli, consumati da’ lussi delle mense e dalle pompe del vestire, per moderar tanti dispendi, chieggono la prammatica ai prencipi loro; e non l’ottengono |||
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Ragguaglio LXIV — Giovanni Bodino ad Apollo presenta i suoi sei libri dellp. República; ne’ quali essendosi scoperto ch’egli per buona approva la libertá della coscienza, vien condannato alla pena del fuoco |||
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Ragguaglio LXV — Apollo severamente punisce un poeta per aver, nella disperazione nella quale si trovava, bestemmiato |||
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Ragguaglio LXVI — I virtuosi di Parnaso visitano il tempio della divina providenza, la quale ringraziano della molta caritá ch’ella ha mostrata verso il genere umano |||
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Ragguaglio LXVII — L’eccellentissimo Paolo Paruta, di ordine di Apollo, nelle pubbliche scuole politiche interpetra qual sia il germano significato del precetto politico, che per sicuramente regnare fa bisogno tenere i popoli bassi |||
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Ragguaglio LXVIII — Un senator laconico, nato di alto sangue, avendo commesso certo grande delitto, il duce de’ laconici stima prudenza farne passaggio |||
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Ragguaglio LXIX — Andrea Alciato, iniquamente trovandosi perseguitato in un suo indicato, per aiuto ricorre ad Apollo, dal quale vien ributtato |||
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Ragguaglio LXX — La signora donna Vittoria Colonna a nome di tutto il sesso femminile fa istanza ad Apollo che la pena dell’infamia, nella quale incorrono le maritate impudiche, sia comune agli ammogliati adulteri |||
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Ragguaglio LXXI — In un congresso di personaggi grandi Cesare avendo tassato Marco Bruto d’ingrato, cartellano insieme |||
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