Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/44

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calzar borzacchini spagnuoli; ma nell’arte di saper vestir queste sorti di pelli, mi ti mostri molto ignorante. Questa zimarra va vestita come vedi; la pelle di lupo va di dentro, né mai arrivarci ad ottenere il fine degl’intenti miei, quando un sol pelo ne apparisse di fuori. — Ritornò allora il menante nel fondaco, dove ritrovò che un prencipe grande aveva fatto instanza che li fossero portati dei ramaiuoli da minestrare; e perché solo ne li furono mostrati quattro, egli chiese che ne portassero quanti ne avevano nel fondaco: il che subito fu fatto. Allora quel signore di seno si cavò una lista che vi aveva di tutti i suoi servidori, che arrivavano al numero di trecentoventi ; e prima con esattissima diligenza esaminò la qualitá di ciaschedun cortigiano, e conforme al merito loro ad ognuno comprò il suo particolar ramaiuolo: onde quelli de’ meritevoli erano scelti molto grandi, e quei degli altri assai minori; e per cosa rara notò il menante che i ramaiuoli di alcuni cortigiani vecchi e servidori antichi, che disprezzando il buon servigio del prencipe, le faccende appartenenti all’officio loro avevano fatte a caso, erano molto piccioli: giustizia per certo singolare misurare i meriti del cortigiano piú dall’assiduitá del buon servigio, che dalla lunghezza del tempo ch’era stato in corte. Il menante, che molto rimase maravigliato del dispendio di quei tanti ramaiuoli, a quel prencipe, col quale egli ha particolarissima servitú, disse che nelle altre corti di signori principalissimi egli aveva veduto i cuochi servirsi di un sol ramaiuolo, col quale, non con tanti scrupoli ma a discrezione, a’ cortigiani imbandivano le minestre. — Amico — rispose allora il prencipe al menante, — questo stile medesimo che tu dici, finora ho anco tenuto io, ma con pessima conseguenza; perché nell’imbandir le minestre a’ miei cortigiani essendomi servito de’ ramaiuoli poco giusti, e solo avendo misurato loro a capriccio, imprudentemente ho tra essi acceso il fuoco di quelle gelosie, di que’ rancori e di quegli òdi, che poco è mancato che non abbino mandato me e lo Stato mio in ultima perdizione: disordine il quale chiaramente mi ha fatto conoscere che il prencipe che vuol avere servidori fedeli e ministri solleciti, fa bisogno che si risolva di minestrar