Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/185

Da Wikisource.
[St. 39-42] libro i. canto ix 175

        La cagione era di questo rumore
     Non odio antiquo o zelosia di stato,
     Nè lo confin di regno, o disonore,
     Nè lo esser per vittoria reputato;
     Ma l’arme li avea posto in mano Amore,
     Perchè Agricane al tutto è destinato1
     Angelica per moglie di ottenire:
     Essa ha proposto più presto morire.2

         Ed ha mandato in ogni regïone,
     Presso e lontano, e per ogni paese;
     O sia re grande, o sia picciol barone,
     Invita ciascaduno a sue diffese;
     E già molte migliaia di persone,
     Per aiutar la dama, han le armi prese;
     Ma prima assai de gli altri Sacripante,
     Che lungamente li era stato amante.

        Egli era innamorato oltra a misura
     Della donzella, e lei lui poco amava;3
     Ma questa è più d’amor la gran sciagura,
     Che il non essere amato non disgrava.
     Or, per non far più lunga la scrittura,
     Re Sacripante sua gente adunava,
     E già se stava nel campo attendato,
     Quando li venne Astolfo apresentato.

        Perchè aveva quel re fatto ordinare
     Per ogni passo e per ogni sentiero
     Dove persone potea capitare,4
     Che ciascun, paesano o forastiero,
     Avanti a lui se debba appresentare;
     E se de lui li faceva mestiero,
     Con bono accordio seco il retenia;
     Non se accordando, andava alla sua via.

  1. T., Ml. e Mr. Agricano.
  2. Mr. a morire.
  3. P. donzella; ella.
  4. T. e Ml. potea.