Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/410

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400 orlando innamorato [St. 59-62]

         Or questo cervo pascendo ne andava,1
     Quando fo visto dai duo cavallieri
     E dalla dama, che ancor ragionava.
     Brandimarte a pigliarlo ebbe in pensieri,
     Ma non già il conte, perchè egli estimava
     Quelle ricchezze per cose legieri;
     E però apena li fece riguardo,
     Abenchè avesse il bon destrier Baiardo.

         Ma sopra a Brigliadoro è Brandimarte,
     Qual, come il cervo vide, in su quel ponto
     Dal conte Orlando subito se parte,
     Chè de acquistarlo avea l’animo pronto;
     Ma quello era fatato con tal arte,
     Che non l’arìa volando alcuno agionto;2
     Però il seguiva Brandimarte in vano
     Quel giorno tutto quanto per il piano.

         Poichè venuta fu la notte oscura,
     Lui perse il cervo per le fronde ombrose,
     E veggendosi al fin de sua ventura,
     Poscia che ’l giorno la luce nascose,
     Vestito sì come era de armatura
     Nel verde prato a riposar se pose;
     E poi nel tempo fresco, al matutino,
     Monta il destriero e torna al suo camino.

         Quel che poi fece con l’omo selvaggio
     Che la sua Fiordelisa avea legata,
     Nel canto che vien drieto conteraggio,
     E dirò la battaglia cominciata
     Tra Ranaldo e Grifon senza vantaggio.
     Per Dio, tornate a me, bella brigata,
     Chè volentieri ad ascoltar vi aspetto,
     Per darvi al mio cantar zoia e diletto.3

  1. Ml., Mr. e P. i pensieri.
  2. T. e Ml. lhavria.
  3. P. contar.