Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/176

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CANTO DECIMO


         Se onor di corte e di cavalleria
     Può dar diletto a l’animo virile,
     A voi dilettarà l’istoria mia,1
     Gente legiadra, nobile e gentile,
     Che seguite ardimento e cortesia,
     La qual mai non dimora in petto vile.
     Venite et ascoltati lo mio canto,2
     De li antiqui baroni il pregio e il vanto.

         Tirative davanti et ascoltate
     Le eccelse prove de’ bon cavallieri,
     Che avean cotanto ardire e tal bontate
     Che ne’ perigli devenian più fieri.
     Vince ogni cosa la animositate,
     E la fortuna aiuta volentieri
     Qualunche cerca de aiutar se stesso,
     Come veduto abbiam lo esempio spesso.

  1. P. Ben vi.
  2. P. questo c.