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264 orlando innamorato [St. 63-66]

         E biasmando la sua crudelitate1
     E le grande onte fatte a quella dama,
     Tutte le amenta, quante ne ha già usate,
     E sè crudele e dispietato chiama.
     Già la odïava poche ore passate,
     Più che sè stesso nel presente l’ama;
     E tanta voglia ha dentro al core accolta,
     Che vol tornare in India un’altra volta.

         Sol per vedere Angelica la bella
     Un’altra volta in India vol tornare.
     Venne a Baiardo per salire in sella,2
     Che poco longi il stava ad aspettare:
     E così andando vidde una donzella,
     Ma non la potea ben rafigurare,
     Perchè era dentro al bosco ancor lontana,
     Oltra a quel fiume, a lato a la fontana.

         Le chiome avea rivolte al lato manco,
     E la cima increspata e sparta al vento;
     Sopra de un palafren crinuto e bianco,
     Che ha tutto ad ôr brunito il guarnimento,3
     Un cavallier gli stava armato al fianco,
     Ne la sembianza pien de alto ardimento,
     Che ha per cimero un Mongibello in testa,4
     Ritratto al scudo e nella sopravesta.

         Dico che quel barone ha per cimero
     Una montagna che giettava foco;
     E ’l scudo e la coperta del destriero
     Avean pur quella insegna nel suo loco.
     Ora, cari Segnori, egli è mestiero
     Questa ragione abbandonare un poco,
     Per accordar la istoria ch’è divisa:
     Torno a Brunel, che ancor dietro ha Marfisa.

  1. Ml. e P. biasimando la sua crudeltate.
  2. Ml. e Mr. Vienne; P. Piglia.
  3. Ml. Che tuta ha dor bronito il fornimento; P. d’or br. il fornimento.
  4. Ml. e P. Ha.