Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/314

Da Wikisource.
304 orlando innamorato [St. 19-22]

         Quando se accorse Orlando de la gente
     Che ratta ne venìa per la pianura,
     Turbosse for di modo nella mente,
     Però che de le dame avea paura;
     Ma Brandimarte se cura nïente,
     Anci diceva al conte: Or te assicura
     Che, piacendoti far quel che io te dico,
     Quella canaglia non estimo un fico.

         Io ho, come tu vedi, un bon destriero,
     Quanto alcun altro che n’abbia il Levante,
     E non è tra costor già cavalliero,
     Che ad un per uno io non li sia bastante.
     Quivi voglio arrestarmi in su il sentiero;
     Tu con le dame passarai avante,
     Io con parole e fatti sì faraggio
     Che prenderai andando alcun vantaggio.

         A benchè il conte cognoscesse a pieno
     Che quello è vero e bon provedimento
     Qual dice Brandimarte, nondimeno
     Lo abandonarlo parria mancamento;1
     Ma pur rivolse ne la fine il freno,
     Per far di questo quel baron contento;
     In mezo a le due dame avanti passa,
     E Brandimarte in su quel prato lassa.

         La gente sterminata ne venìa
     Per la campagna senza alcun riguardo;
     Secondo che il destrier ciascun avia,2
     Chi giongeva più presto, e chi più tardo;
     Ma avanti a gli altri il re di Satalia
     Venìa, broccando un gran ronzon leardo;
     Sopra la briglia già non se ritiene,
     Più de una arcata avanti a gli altri viene.

  1. Ml. e Mr, paria; P. parea.
  2. Ml. Stando; T. Stanco chel.