Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/131

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una Università di studi delle Arti liberali. Queste circostanze io non deploro, anzi le apprezzo purchè per esse le donne non divengano impudiche e i mariti non abbiano a mantenere figli altrui credendoli propri. Ma molto di più apprezzo la nostra Milano dacchè non per concorso di stranieri, ma per virtù propria è prospera e grande. E tanto più lo è in quanto la sua natural vigoria contribuisce a far prosperare altre città straniere, qual'è Como, e fino al di là delle Alpi. Qui infatti ogni giorno s'accumula roba che viene in grande abbondanza esportata altrove. XII. - Del resto quel che sia la nostra città si rileva dallo stesso significato del suo nome. Infatti Mediolanum comincia con M e con M finisce: nel mezzo sono O ed L. L'M, che è la più larga lettera dell'alfabeto, significa l'ampiezza della gloria di Milano diffusa per tutto il mondo. L'M, che sta, al principio ed alla fine, significa anche il numero mille al di là del quale nessun numero è semplice e presentabile con una parola sola. E questo numero, perfetto nella sua semplicità, dà ad intendere che Milano dall'origine fino alla consumazione dei secoli è stata e sarà annoverata fra le città perfette. L'O, una delle due lettere che stanno nel mezzo, rotonda e perfetta, la più degna e bella di tutte, significa la rotondità, la bellezza, la dignità e la perfezione. E' infatti la nostra città rotonda, come la lettera, più bella e più perfetta di altre consorelle. La L simboleggia la lunghezze e anche l'altezza della sua gloriosa nobiltà, giacchè per i meriti e le preghiere della beata