Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/219

Da Wikisource.

215

bra dispiacente di un cambiamento accaduto in Venezia, il quale rende molto più facile l’esecuzione dei preliminari? Questa condotta non sembra offrire una pruova del disegno formale del Gabinetto di Vienna di non eseguirli? Per l’affare del Duca di Modena, esso non riguarda in alcun modo il Governo francese; è un affare tra lui, e i suoi popoli.

S. M. l’Imperatore su la sola promessa di conchiudere la sua pace separata, ha ottenuta la restituzione di cinque province, e l’allontanamento dell’armata francese dalla sua capitale. Oggigiorno, che questa pace non è ancor conchiusa, nonostante il testo de’ preliminari, il Gabinetto di Vienna vuole avere cinque o sei fortezze, e una gran parte dell’Italia; e sempre col far promesse esso crede di ottenerle! Ma dopo aver veduto elevarsi tanti ostacoli che era facile d’allontanare, dopo che l’estrema lentezza del Gabinetto di Vienna, e i suoi rifiuti prolungati di adottare una condotta, che convenga agl’interessi delle due Potenze, hanno così considerabilmente aumentate le difficoltà che si oppongono alla pace, i sottoscritti vedendosi forzati di raccogliere i voti del Gabinetto di Vienna per questa pace, piuttosto nei fatti, che nelle proteste, le quali fin qui non han prodotto che illusioni, debbono alla Repubblica, che li ha onorati della sua confidenza, di non allontanarsi in alcun modo, nel disegno di far cosa grata a S. M. I., dallo stretto senso de’ preliminari, in forza dei quali S. M. non deve entrare che alla pace definitiva negli Stati di Venezia.

Se S. M. crede che sia del suo interesse occupar subito questi Stati, faccia la pace senza ritardo; ma se il Gabinetto di Vienna vuol continuare ad impedirne la conchiusione, l’interesse della Repubblica francese esige che i paesi di Venezia, e le fortezze sieno nelle mani della sua armata. Per quanto affliggente sarebbe a’ Plenipotenziarj francesi veder negoziazioni cominciate da sì lungo tempo finir con la guerra, essi debbono, per onore della lor nazione, domandar se l’Austria la voglia, e annunziare che la Repubblica francese è piuttosto disposta a farla che a lasciarsi schernire con sottigliezze, o