Pagina:Breviario spirituale, 1922.djvu/9

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(* di’llìi ragione. Peix-iò ogni atto umano è un errore ed insieme mi ammaestramento: tutta la. vita una serie di illusioni, di tentativi, di sforzi ed insieme di delusioni, di rinuncia, di rinnovamenti.

(Questa conversione della volontà sembra qualche volta manifestarsi come un mutamento improvviso, come l’effetto d’una illuminazione subitanea; in realtà essa accompagna sempre passo passo la vita ed anche la conversione sùbita, come conclude una serie di esperienze interiori, così inizia una nuova vita interiore che anch’essa, come la passata, ha le sue illusioni, le sue prove, le sue esperienze d’un indefinito progresso. Perchè, sebbene ogni ritorno su noi stessi, che ci libera dalle illusioni e dalla cecità della vita passata e ci fa considerare con sguardo pili penetrante e più sereno la nostra vita ed i nostri compiti, apparisca come un atto della ragione, noi non possiamo vedere in questo progresso alcun limite definitivo.

lo non dirò che l’uomo abbandoni una follia per cadere in braccio, appena liberato, ad una altra follia: perchè noi non avremmo allora nessun motivo per considerare il suo risveglio come un progresso verso la ragione, ma questa ragione ridiventa, agli occhi d’una saggezza superiore, anch’essa follia: e dove possiamo lusingarci di trovare in questa progressione indefinita un termine che sia la ragione definitiva? L’uomo che abbandona le dissolutezze del senso per darsi a vita ordinata ed operosa, lascia la follia per la saggezza: ma la vita dell’uomo che attende con sfoi’zi perseveranti a costruirsi una fortuna come se la vita dovesse durare eternamente non sarà ancii’essa, agli occhi d’un’altra saggezza, cecità e follia? Dovunque noi volgiamo lo sguardo noi non troviamo nella vita umana niente di stabile e di definitivo: l’illusione dura quanto la vita e la ragione e la saggezza si allontanano sempre dal nostro sguardo anche quando con le rinuncie più amare crediamo di averle raggiunte.

La vita umana sembra dunque avviarsi verso la ragione: