Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/48

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anche lui, e uno fra i difensori più ardenti dello spiritismo è il Gibier, distinto naturalista e assistente di Pasteur; fra gli aderenti il Flamarion, e presto il Richet.

In Isvizzera, scrisse in difesa della realtà dei fenomeni il Thury, professore dell’Accademia scientifica di Ginevra1; difensore ardente dell’occultismo e poi dello spiritismo il Perty, famoso entomologo, professore all’Università di Berna2.

In Italia il Lombroso, il quale non aveva mai voluto nemmeno assistere alle esperienze, dichiarando che egli «non credeva all’anima delle poltrone», finalmente vi assistette, aiutato da alienisti esimj (Tamburini, Virgilio, Bianchi, Vizioli), «prendendo tutte le precauzioni che si potevano maggiori3» e la conclusione fu una sua lettera in cui si diceva «vergognoso e dolente di aver negato con tanta tenacia la possibilità di questi fatti»4.

Dopo tutto questo, mi pare che avrei il diritto, anzi il dovere, di credere senza vedere, come fece il Challis, professore di astronomia a Cambridge, del quale il Wallace dice che fu forse il solo ad ammettere i fatti senza

  1. Credo che la sua dissertazione, che ho letto nei Memorabilia del Pioda, abbia per titolo Des tables tournantes, come l’opera del conte Agenore de Gasparin.
  2. Der jetzige Spiritualismus und verwandte Erfahrungen der Vergangenheit und Gegenwart, Leipzig, 1877; e parecchie altre opere.
  3. Vedi il suo articolo nel n.6 del giornale La Vita Moderna.
  4. Vedi il rendiconto nella Tribuna giudiziaria del Maggio 1891.