Pagina:Buoninsegni, Contro 'l lusso donnesco, 1644.djvu/118

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114 Antisatira

data alle vanità degli ornamenti, quanto faceva quel Principe del Perù, ch’era in guisa vano, ed effeminato, che doppo essersi ogni giorno ben unto con certo liquore odorifero, si faceva trar sopra gran quantità d’oro tritolato in guisa, che restava come una statua d’oro lavorata? Questi, questi cangiava la necessità in superbia, il bisogno in lusso, e faceva conoscere, che, sì come il cuore dell’huomo si fà un Paradiso dell’oro, nulla d’altra gloria curando, così il suo corpo è un’-