Pagina:Buoninsegni, Contro 'l lusso donnesco, 1644.djvu/202

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198 Antisatira

all’oscenità delle parole virili, son forzati dal ferro, e dal fuoco ad inalzarsi minacianti verso il Cielo. E dagli huomini poi si nutre tanto ardimento nel petto di biasimare, e detestar il Lusso donnesco?

Arrivata la donna a quell’età, che le imbianca il crine, si dà à tramutar l’argento vivo del crine in oro, perch’ella sdegna d’haver meno pretiose l’apparenze, che l’anima, e vuol, che tutti i candori se le racchiudano nel cuore, non che si diffondano nell’esterno.