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ed inevitabile fosse diventata la scissura tra Austria e Piemonte.

«Questa scissura s’andò nei tre seguenti anni aumentando sempre di più. Quando e come cominciassero i concerti del Cavour con Napoleone è cosa troppo incerta per farne oggetto di racconto, chi prima invitasse l’altro a disegni più vasti, è dubbioso, è certo, però che l’assicurazione dell’appoggio dell’Imperatore, aumentò continuamente la baldanza del Governo piemontese e la sospettosa ira dell’austriaco. Da quel tempo in poi i fatti sono troppo vicini ed evidenti per aver bisogno di racconto; e le cagioni particolari troppo poco chiarite per esser capaci di storia. L’alleanza fra il Piemonte e la Francia, fu stretta e poi confermata mediante il matrimonio della principessa Clotilde col principe Napoleone: l’Austria prestò il fianco alle offese provocando: e il Piemonte non cessò di dar materia e soggetto alle provocazioni dell’imprudente avversario.

Alessandria fu guernita di cannoni per una pubblica sottoscrizione raccolta in Italia; fu accettato dal Municipio di Torino, il dono di parecchie centinaja di migliaja di lire mandata da’ Lombardi, a fine di erigere un monumento all’esercito piemontese in memoria della guerra di Crimea, il giorno stesso che l’Imperatore Francesco entrava in Milano; all’Imperatore non fu spedito nessuno che da parte del Governo piemontese lo complimentasse; le proteste altere del Buol contro la stampa piemontese, ebbero risposta altera e severa nelle note diplomatiche e nelle Gazzette Ufficiali; le relazioni internazionali, appena mantenute sin allora per mezzo d’incaricato d’affari, furono rotte. Le parole dell’imperatore Napoleone nel capo d’anno del 1859 annunciarono la guerra, le trattative diplomatiche, nelle quali l’abilità del Cavour vinse e soprafece la superbia contagiosa del Buol, la sospesero durante tre mesi. Infine l’Austria, prorompendo a sproposito, invase il Piemonte, che con rara costanza d’animo si lasciò devastare le sue provincie, raccogliendo l’esercito attorno Casale ed Alessandria insino a che fosse pronto all’offesa; le schiere di Francia calarono all’ajuto; e