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Il marchese Della Rovere, che non sa troppo piegarsi all’opinione altrui, quando questa opinione non gli sembra utile e giusta, non essendo un oratore, si è lasciato talvolta trascorrere nella Camera ad esprimere il proprio avviso, di un modo alquanto brusco e perentorio, il che non ha fatto che attirargli sopra maggiori animosità ch’ei prima non avesse contro di sè.

Noi, per parte nostra, sappiamo che si deve scusare un buono e valoroso militare, se talvolta non sa troppo frenarsi quando si vede ingiustamente attaccato; e non ammettiamo che i più ostinati, ma onesti avversari del marchese Della Rovere, possano seriamente stimar giovevole allo Stato, che un uomo, tanto equo quanto abile amministratore, possa e debba essere allontanato dalla pubblica gestione, perchè non sa possiedere quel sangue freddo, e quella facilità e versatilità di eloquio, che costituiscono le doti principali dell’oratore.





Mille esperienze hanno dimostrato, in modo che ormai non si può assolutamente revocare in dubbio, come accada a chi vuole camminare sulle pedate di certi genî o di certi originali, i quali si aprono vie non mai battute per lo innanzi, o che possiedono maniere e costumi tutti lor proprî, di cadere in esagerazioni prive di ogni grazia e di ogni attrattiva e che il più sovente valgono a coprire di ridicolo chi le commette.

Il Gallenga, nato piemontese, si recò di buon’ora ad abitare l’Inghilterra e volle divenire affatto inglese. — Apprese la lingua e vi riuscì scrittore mediocre; ma per fare che l’assimilazione fosse completa indossò alla meglio quella veste contesta di houmur e di excentricity, inimitabile indumento che per ventura od isventura degli stranieri alla perfida Albione sembra