Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/189

Da Wikisource.

— 1039 —

Questi suoi meriti personali, e quelli che sopra abbiam mostrato appartenere alla di lui famiglia, gli valsero l’elezione a rappresentante dal collegio di Cossato.

Egli sedeva da qualche tempo in Parlamento, senza che la generalità del pubblico lo avesse particolarmente distinto, sebbene alcuni dei suoi colleghi della Camera, sopratutto quel penetrante ingegno ch’era il conte di Cavour, apprezzassero di già le brillanti qualità e la solida dottrina del giovine ingegnere; quando gli accadde, crediam noi, per la prima volta, di prendere la parola intorno ad una questione d’un ordine affatto secondario: quella della progettata soppressione dell’università di Sassari.

Noi assistevamo in tal giorno alla tornata parlamentare, e possiamo asserire, che l’effetto prodotto dal discorso del Sella fu immenso. Da principio, nessuno o quasi nessuno prestava attenzione al giovine oratore, ma ben presto la sua facilità di parola, l’acume dei suoi frizzì, sparsi di sale attico della miglior qualità, lo stringere degli argomenti coi quali circondava come d’inestricabile e d’infrangibile rete i suoi avversari, non solo valsero a far tacere tutti i rumori, a ripopolare tutti i banchi, ad attirare tutti gli sguardi e far tendere tutte le orecchie, ma ben presto provocarono i sorrisi di approvazione e gli applausi.

Da quel momento, il Sella emerse dalla massa assai piana de ’suoi colleghi, da quel momento fu facile pronosticare che salirebbe, e molt’alto.

L’occasione non si fece aspettare.

Quando il Rattazzi fu incaricato dal re, dopo la dimissione del Ricasoli, di comporre un nuovo ministero, si rivolse al Sella, onde indurlo ad accettare il portafogli delle finanze. Crediamo sapere che il Sella esitasse assaissimo, e rifiutasse a più riprese; le insistenze ripetute, incessanti, trionfarono alla perfine della sua ripugnanza, ed egli acconsenti a entrare di quel modo in quel gabinetto.

La prima notizia che si sparse di tale avvenimento trovò un numero infinito d’increduli; più tardi, quando la si seppe accertata, alla sorpresa, nell’animo di molti, successe il rincrescimento ed anche, bisogna pur dirlo, la disapprovazione.