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versale ovazione che mai uomo di Stato abbia ricevuto da una popolazione riconoscente.

Nel 1858, dopochè aveva avuto l’insigne onore di sedere nel Congresso di Parigi, allato del conte di Cavour in qualità di secondo plenipotenziario, egli era stato elevato alla dignità di senatore del regno.

L’ordine supremo della SS. Annunciata, il gran cordone dei santi Maurizio e Lazzaro, nonchè le principali decorazioni degli ordini cavallereschi delle potenze amiche d’Italia, fregiano il petto del marchese di Villamarina.





Gioachino Colonna è nato in Napoli nel 1809 da Giovanna Doria e da Ferdinando principe di Stigliano.

Allevato nel collegio della marina di Napoli servì in quell’arma per lo spazio di sei anni, a capo dei quali, sentendo un’insormontabile avversione a continuare a portare l’uniforme delle truppe borboniche, dette la sua dimissione e visse vita privata, sospirando sempre il momento di vedere la propria patria libera dalla dominazione straniera, ed unita in un solo reame.

Nel 1848, appena sorse quell’alba foriera di più splendido giorno, egli fu tra i primi ad offrire tutti i mezzi di cui poteva disporre, ed il proprio braccio, a prò della patria.

Fu nominato dalla fiducia dei suoi concittadini a maggiore della guardia nazionale e rimase in quel grado, finchè i funesti avvenimenti del 15 maggio lo fecero col dolore nell’animo ritirarsi di nuovo nel seno della propria famiglia, onde cercarvi un sollievo alle angoscie che straziavano il cuore del buon patriota.

Nel 1860 il cavalier Colonna si adoprò di nuovo a tutt’uomo a vantaggio della liberazione del reame di Napoli, sicchè all’arrivo del dittatore Garibaldi ei riceveva la nomina di colonnello della guardia nazio-