Pagina:Callimaco Anacreonte Saffo Teocrito Mosco Bione, Milano, Niccolò Bettoni, 1827.djvu/94

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84 ODI


A DIANA 1


Io prego Te, che per le antiche selve
     I cervi rapidissimi saetti,
     Bionda figlia di Giove,
     Dominatrice de le agresti belve,
     Artemide: qui dove
     S’ingorgan l’acque del Letèo, discendi:
     Tutte qui son dell’avvenir pensose
     Le menti, e di paura ingombri i petti;
     A noi volgi pietose
     Le luci, o Dea; questi che in cura prendi
     Cittadini non han spirto feroce,
     Qui non è muta di pietà la voce.

M.



FINE DELLE ODI DI ANACREONTE

  1. Pensarono alcuni, che Anacreonte componesse quest’Inno a Diana, allorchè Policrate, signore di Samo, fu ucciso in Magnesia da Orete, persiano, Governatore di Sardi.