Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/167

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lettere 161


2° che le carra siano tirati dal vento senza bestie nelli paesi piani con ogni peso, e piú facilmente che nella China si dice usarsi;

3° che li soldati a cavallo adoprino ambe le mani senza tener briglia, e guidar bene il cavallo per ogni verso meglio che i tartari si dicon fare.

III)

E perché si veda che fra Tommaso Campanella attendeva a questi pensieri e non a ribellare, e che puoi fare quel che promette, si mette qua la lista dei libri da lui composti in beneficio del re e di santa Chiesa.

Scrisse però (i) li Discorsi sopra la monarchia di Spagna, dove mostra il modo d’ampliarla in tutto il mondo con mirabili arti e prestezza;

e (2) li Discorsi a prencipi d’Italia, che per bene loro e del cristianesmo non debbiano repugnare a tale monarchia, e come si pònno assicurare politicamente dalla gelosia di quella;

e (3) la Tragedia della regina di Scozia per Spagna contro Inghilterra.

Scrisse (4) la Monarchia del cristianesimo a Clemente VIII;

(5) la Monarchia del Messia in altro volume, con le ragioni di Spagna sopra il Mondo nuovo;

(6) Aforismi politici 150;

(7) Del governo ecclesiastico libro 1;

(8) Contro il Mulina pro thomistis articoli 45;

(9) De rerum universitale libri 20;

(10) De investigatione rerum libri 3;

(11) De sensu rerum et magia libri 4;

(12) De medicina iuxta propria principia libri 2;

(13) De unica animae substantia contra galinistas;

(14) Apologia pro Telesio;

(15) Defensio telesianorum ad Sanctum Officium libro 1;

(16) De filosofa naturali, compendi due in volgare ed un latino, diversi;