Pagina:Canonici - Prospetto biografico delle donne italiane.djvu/74

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70 SECOLO XIV.

abbia ispirate soavissime rime. Ciò proverebbe mirabilmente in questa donna un’anima oltre ogni dire bollente, ed un cuore fatto per l’amore il più puro; il quale avrebbe probabilmente operato prodigi, se fosse stato avvalorato dalla vicinanza di grato oggetto e perfezionato dalla santità di legittimi nodi.

La Bergalli ha dato il primo luogo, fra le illustri Rimatrici, a Nina Siciliana, ed ivi si può ricavare una giusta idea del suo leggiadrissimo stile.
Bergalli, Racc. rimatr. P. 1.


Siena (da), s. Catterina. N. 1347 M. 1380
Non è ben certo s’ella fosse figliuola di Bonincossa da Siena, ovvero discendente dalla famiglia Borghesi. Fu monaca di s. Domenico, e per santità e dottrina illustre, altrettanto che per le fatiche da essa sofferte affine di riconciliare la città di Firenze colla santa Sede, ottenendole assoluzione dalla scomunica. Indusse altresì le città d’Arezzo, di Siena e di Lucca a conservarsi fedeli all’Ecclesiastico Governo; ed ebbe fortunato effetto l’ardore col quale si adoperò per utile della Chiesa, ottenendo che Gregorio XI rimettesse in Roma la sede papale, stata da lunghi anni in Avignone trasferita.
Lettere volgari dirette a Principi, ed a Pontefici, ed altre molte.
Un celebre Trattato della Divina Provvidenza, pubblicato dal Gigli in Siena nel 1707 con altre di lei Orazioni.
Ediz. d’Aldo Manuzio, Ven. 1500, in fogl.
Ediz. di Girolamo Gigli con note in 4.to Vol. 4. preceduti dalla Vita di questa Santa.


Era vivente circa il 1097, fu moglie a Paolino Grisanti, e fu donna di allo coraggio. Dicesi che