Pagina:Canti (Leopardi-Moroncini) I.djvu/19

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XVIII discorso proemiale

con enfatiche parole, ritenesse in buona fede che, solo in virtù del lungo contubernio e del grande amore per il sodale, gli fosse lecita qualche licenza che il L. certo non gli avrebbe consentita, con tutta l’amicizia e l’affetto onde lo ricambiava. Circa poi La gin., il numero dei casi (dei quali alcuni assai rilevanti) in cui il R. si discosta dalla volontà dell’A., quale si deve ritenere espressa nella terza e più corretta copia del canto, è ancor più significativo.1 Ciò potrà spiegarsi in qualche modo con le vicende toccate alle tre copie mss. de La ginestra; ma non può valer di giustificazione al R., che pure avendo trascritte tutte di suo pugno le tre copie suddette, e dovendo quindi sapere quale di esse fosse la più corretta e conforme alla volontà dell’A., lasciò tra l’altro nella 1ª ediz. i tre versi 65-7, ormai divenuti famosi, che dovevano espellersi appunto per volere dell’A.; lasciò anche il v. 125 nella forma «È madre è di parto ed in voler matrigna» mentre l’A. l’aveva corretto come si legge nella 3ª copia «Madre è di parto e di voler matrigna», e come apparve in pubblico la prima volta solo nell’ediz. postuma del Mestica del 1906.2

Si aggiunga, e non sembri a molti un’inezia, che nello stampare Il risorgimento3 il R. mostra di non essersi neppure accorto che le strofi di esso procedono per coppie legate, e che quindi, come appar chiaro dall’autogr. e dalle stampe precedenti, le varie coppie andavano separate le l’une dalle altre con adeguato spazio. Si aggiunga in fine il modo arbitrario onde sono distribuite le varie linee nella maggior parte de’ titoli dei canti, senza alcuna ragione di opportunità o di esigenza tipografica;4 laddove noi sappiamo come l’A., anche a ciò procedesse non senza ponderazione e pentimenti e correzioni.5

  1. Vedansi i sgg. luoghi, ne’ quali il R. è caduto in errore per non aver fedelmente seguila la 3ª copia: 33; 38 («innalzar» invece di «esaltar»); 59; 82; 99; 100; 109; 112; 125; 148; 149; 153; 158 («piagge» invece di «rive»); 169; 194; 205; 207; 208; 215; 233; 242; 264; 269; 270; 276; 279; 289; 293.
  2. Manco male che il R. fu in tempo a corregere il grossolano errore in cui era caduto nella 1ª copia scrivendo al v. 108 «aura marina» (!) invece di «aura maligna».
  3. Questo canto il R. nella Notizia lo dà come composto a Recanati nella primavera del ’30; mentre dalla data che l’A. appose a capo dell’autogr. doveva accorgersi essere stato composto a Pisa dal 7 al 13 aprile del ’28.
  4. Non tenendo conto dei titoli costituiti solo da una, due o tre parole, che naturalmente dovevano formare una sola linea, si può dire che neanche a farlo apposta, in quasi tutti gli altri più lunghi e dall’A. disposti in più linee, il R. disponendoli di suo capo, si allontana sempre dalla volontà dell’A.
  5. Il Luiso (op. cit., pp. 76— 7) porta in nota una lista piuttosto lunga di