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Dell’educare la gioventù italiana.1


Sul gusto dell’ode 2. I. 3. d'Oraz. A vo' sta, padr' madri di far forti vostri gli e dar loro grandi pensieri e inclinazioni, a voi d’ispirar loro l'amor della patria. Povera patria ec. e si può usare il pensiero di Foscolo che ho segnato ne miei.[p] verrà forse tempo che l'armento insulterà alle ruine de nostri antichi sommi edifizi ec. Pensate che se non farete quello che sarà in voi ec. forse i vostri figli sopravviveranno alla patria loro. Questo tempo è gravido di avvenimenti ricordanze de fatti passati grandi pensieri. calor d'animo ec. non lo sprecate: la generazione che sorge ne profitti per cura vostra. Quando ci libereremo dalla superstizione dai pregiudizi ec. quando trionferà la verità il dritto la ragione a virtù se non adesso? Quando risorgerà l’amor della patria quando sarà morto per sempre? non ci sarà più speranza? lo parlo a voi ricordatevi che fortes creantur fortibus et bonis. Ora ora e’l tempo da ritrarre il collo dal giogo antico e da squarciare il velo ec. O in questa generazione che nasce o mai. Abbiatela per sacra. destatela a grandi cose, mostratele il suo destino, animatela.

Così faceano gli antichi padri così le madri spartane usciano incontro ai loro figli morti per la patria ec. E voi donne giovani

  1. Quest'abbozzo, che è in P. X. fu pubblicato in Scr. vari ined. (pp. 390-1); ma sotto il titolo «Abbozzi e appunti per opere da comporre.»