Grazie o cortese! E quando
A queste riederai floride sponde,
I cari ozi lasciando45
D’Agata e le tranquille ombre gioconde,
Ove passi romita anni contenti
De l’Itala melode a le sorgenti,
Due giovani usignuoli
De’ Camaldoli schiusi entro le rose50
Sotto nitidi soli,
Deporrò ne le tue mani vezzose;
Perchè beati de la tua carezza
Pongan l’ombrosa natural fierezza.
Oh allor per essi almeno55
(Sì poca oggi le preci ebber ventura!)
Per questo aer sereno
Scorra la voce tua limpida e pura,
Ed ei la madre che oblïar non sanno,
In quella voce, o Giuseppina, udranno!.60