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106 la fanciulla e l’artista


E come lentamente ella passava
     Sonavano i pianeti e un’infinita
     Fragranza per l’eterne aure volava.

Ma allor che muta e splendida e romita
     Stette in sembianza di sorgente luna95
     Sul confine del tempo e de la vita,

Emerse fuor da la sua landa bruna
     L’aspide eterno, e la divina assalse
     Precipitoso a l’ultima fortuna.

Ed ella il vide, nè di lui le calse,100
     Ma sul capo gli pose il piè divino,
     Sì l’antico di Dio bacio le valse!

Tacita pel sonante aere azzurrino
     Col piè sul trionfato angue permane,
     E il viso a l’ombre de la terra inchino!105

Umile ed alta splende, e da le arcane
     Forme traspar vittoriosa e bella
     La carità de le sventure umane.

E par dica, beata, in sua favella:
     Oh non per me, ma per colui che vide,110
     Ed esaltò l’obbedïente ancella!

E in tanta luce a l’ispirato arride
     Artista, ch’ei, come in delirio, accusa
     L’arti al connubio del pensier malfide.