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al rosignuolo 151

     Un caro angiolo amante erami presso,
     E il suo canto salia col tuo confuso:
     Oggi quel canto, o rosignuol, rinnovi,
     E me felice e l’angiol mio non trovi!

Melodioso augello! Or chi ti apprese25
     Sì ricca vena di elegie soavi?
     Chi nel picciolo tuo gutture intese
     Cotante corde armoniose e gravi?
     Ove, cantando, vai? Da che paese,
     Da che regni di luce a noi migravi?30
     Vago e melodioso atomo, or quale
     Spirto errante t’informa il petto e l’ale?

Nato presso la curva onda d’un fiume,
     O per valli odorate in nido umile,
     D’un modesto color tinto le piume,35
     Pien di gemiti arcani il sen gentile,
     Cantor vegliante de le stelle al lume,
     Primo sospir del giovinetto aprile,
     Le penne, il nido, le vigilie, il canto,
     Tutto in te pare armonizzato al pianto.40

Però sei caro ove che canti e voli,
     Entro i salci de’ fiumi o degli avelli,
     O per gli orti de’ claustri ove ti duoli,
     E a le romite vergini favelli,
     O il disperato prigionier consoli45
     Del carcere vagando appo i cancelli,
     Sempre caro tu sei, musico errante,
     Tra i fiori de l’occaso e del levante.