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222 il fiore

     Di rubini l’aiuola gemmò:20
     Ed un Angiol con voce segreta
     Tra le foglie del fiore parlò,
          Che, più puro, del mondo ne’ dumi
          Di profumi — celesti olezzò.

IV

Più d’un cor giovinetto, rapito25
     Dagli effluvi del fiore romito,
     Ne discorse la valle natìa,
     Di promesse l’aiuola n’empiè;
     Di se stesso superbo l’ambia,
     Altamente chiedealo in mercè:30
          Ma severo gli disse l’amore:
          «Questo fiore — non nacque per te!»

V

Pure un solo fra tanti respinti
     Non provò lo sconforto dei vinti!
     Cinse il fiore di sguardi languenti,35
     E in silenzio e tremando l’ambì:
     Avea terre, avea sale fulgenti,
     Nè per lui rammentarle si udì:
          Ch’ei le gemme d’un candido affetto,
          Ch’ei del petto — le gioie gli offrì.40

VI

«Perchè tremi? — gli disse l’amore —
     «Giovinetto idolatra del fiore?...
     «Osa, e il cogli! E dividi con esso