Questo elegante e luminoso ostello
Muto languia fra le sue gemme e gli ori,50
Per dubbia speme di signor novello,
Che or certa splende da’ tuoi casti amori!
Tale un paese variato e bello
Gelido langue frai notturni orrori,
Ma come il sole, a cui somigli, appare,55
Splendono a festa le montagne e il mare.
Or venitele intorno, aure gentili,
Che dal fiume natio fresche spirate!
E voi, potenze invereconde e vili,
Lunge da questa benvenuta errate!60
Bellissima! Ripiglia i signorili
Spirti, e le grazie che con te son nate!
Agli applausi ti avvezza, ed al sonante
Vortice de la festa in questo istante!
Va, da la via ti posa, e del crescente65
Palpito arcano, onde ti balza il core:
Scuoti la polve dal tuo crin lucente,
Che fortunata lo velò brev’ore!
De la candida veste al piè fluente,
E del candido vel t’orni l’amore!70
Cingiti il crin di rose!... Indi t’avanza
De le mense reina e de la danza!