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292 il cantico dei cantici



IV



sposo


Eccoti bella, o Amica, eccoti bella!
     Per entro al vel di tua chioma fluente
     La tua pupilla rassomiglia a quella
     D’amorosa colomba ed innocente!

La tua chioma somiglia a le caprette
     Del Galaadde; così liscia e bruna;
     Ed i tuoi denti a pecore che schiette
     Escon da l’acqua con due figli ognuna,

Serrate, ed alte d’un medesmo tratto,
     Nè priva del suo parto una v’appar.
     Son le tue labbra un filo di scarlatto,
     Ed è sparso di grazie il tuo parlar!



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