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316 il carmelo

     Salve, Terra del Sole: altar sublime,
     Ove arse il primo sacrificio, eterno
     Del santo patto Tabernacol, salve!25
     Gerico olezzi di sue rose, altero
     De’ suo’ cedreti il Libano torreggi;
     Di eterni lampi il Sina, o di fiammanti
     Pruni l’Orebbe s’incoroni, bello
     Sei tu sempre, Oriente: anco nei verdi30
     Platani tuoi dei Serafini il fiato
     Geme, e tuttora di Saron le valli
     Dan celeste armonia. L’uomo soltanto
     In te cangiossi!... È un popolo di schiavi
     Ne le pianure d’Ezechiello, è densa35
     Tenebra, ove arse de le genti il Sole!...
     Il grido dei profeti a sterminate
     Onde allargossi su la Terra; e cadde,
     Ond’ei mosse, silenzio — Uris bugiarda
     Beve le aurette, che lambian le chiome40
     De la saggia Rachele; e, d’intelletto
     Prono, e di fronte, in sinüose bende,
     Eterna pompa ismäelita, insozza
     Bieco ovile di Eunuchi i santi luoghi1
     Di Salomone! — Eppur, larghi di sangue45
     E di credenza, ivi convenner mille
     Popoli generosi, e intorno al santo
     Sepolcro il brando sguaïnar per Cristo,
     E fratelli gridarsi: e là, nei bui

  1. Omar fece edificar dei serragli sulle ruine del Tempio di Salomone.