Salve, Terra del Sole: altar sublime,
Ove arse il primo sacrificio, eterno
Del santo patto Tabernacol, salve!25
Gerico olezzi di sue rose, altero
De’ suo’ cedreti il Libano torreggi;
Di eterni lampi il Sina, o di fiammanti
Pruni l’Orebbe s’incoroni, bello
Sei tu sempre, Oriente: anco nei verdi30
Platani tuoi dei Serafini il fiato
Geme, e tuttora di Saron le valli
Dan celeste armonia. L’uomo soltanto
In te cangiossi!... È un popolo di schiavi
Ne le pianure d’Ezechiello, è densa35
Tenebra, ove arse de le genti il Sole!...
Il grido dei profeti a sterminate
Onde allargossi su la Terra; e cadde,
Ond’ei mosse, silenzio — Uris bugiarda
Beve le aurette, che lambian le chiome40
De la saggia Rachele; e, d’intelletto
Prono, e di fronte, in sinüose bende,
Eterna pompa ismäelita, insozza
Bieco ovile di Eunuchi i santi luoghi1
Di Salomone! — Eppur, larghi di sangue45
E di credenza, ivi convenner mille
Popoli generosi, e intorno al santo
Sepolcro il brando sguaïnar per Cristo,
E fratelli gridarsi: e là, nei bui
↑Omar fece edificar dei serragli sulle ruine del Tempio di Salomone.