Silenzïose, e in cima a le pendenti235
Aēree rocce era più gaio il Sole,
Più limpida la luna, più lucenti
Gli astri, più fresca la cilestre zona
De l’aër matutino — Un indistinto
Soventi udiasi gemebondo arpeggio,240
E un batter d’ale, e un varïar di passi,
E un fremer d’aria, e un balenar — Parea
Aperto il Ciel su la montagna, e scesi
Sovr’essa i Serafini — A la mesta ora
Di vespro il monte le sue tante apria245
Oranti bocche, e uscian quindi preghiere,
Qual d’ardente incensier lenta evapora
Pei trapunti convessi araba essenza,
E l’Angel de la prece a piè di Dio
Pietosamente le ponea.... Beati!...250
Tutti fratelli, in natural costume
Stretti, tenean, come volea speranza,
Florida via, sola una legge, Amore!
E più felici, ove la mente eterna
Stata lor fosse aperta, e stenebrato255
Il profondo avvenir! Glorie novelle
A la fiorente altura! A nome eterno,
Venerato dagli Angeli s’ingemmi
Il nome del Carmelo! Anche un’etade,
E da quell’alto un’ocëan di luce260
Romperà sulla terra!