Mille candide vele, alla ventura
Del mar fidate, mille croci al Sole
Svolgean dai lembi — D’Odoardo i prodi
E la chiomata gioventù di Francia
Popolavan le prore, a cui ridea435
Limpido il sol de la speranza! I canti
Dei superbi saloni, i larghi voli
Dei falchi obbedienti, e le corone
De le ferrate giostre, e l’auree e i poggi,
E le influenze dei paterni climi440
Obliavan quei bravi, omai cocenti
Di ardenza Oriental — Seguia Luigi,
Sotto tenda reale, e folgorante1
Pendeagli al core, talisman possente,
Il Simbol del Carmelo, unico stemma445
Del suo vasto reame, unica pompa,
Ond’ei beava dei suoi figli il guardo
Ne le civiche feste, e ch’Ei scambiava
Coll’aureo manto, che indossò nei primi
Lieti giorni di regno — Alta cometa450
Innanzi a cui tremavan le tempeste,
E il mar, domo Lïon, mite scuotea
La vasta pompa de le azzurre chiome!
Il pio Monarca! A le festanti vele
L’occhio intendendo, od i remoti lembi455
Del mar, preso d’amor, travalicando,
↑S. Luigi dava udienze pubbliche coll’abitino del Carmelo — Ai PP. Carmelitani, allorché gliene fecero dono, mandò in cambio il suo manto reale, indossato nel giorno della incoronazione.