Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/241

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concimi vegetali. 233

hanno che dove l’agricoltura sia di già ben regolata, così esse servono ordinariamente come lettiera nelle stalle.

§ 228. Anche dove la coltivazione d’un terreno sia già ben condotta servono i concimi vegetali voltati sotterra, ossia il sovescio.

Del sovescio.

§ 229. Il sovescio adunque è quella operazione per la quale, coll’aratro, o colla vanga, si voltano sottoterra alcuni vegetali seminati appositamente, che siano ancora allo stato erbaceo e che non abbiano cominciato a formare il seme, allo scopo di migliorare le qualità fisiche e chimiche del terreno.

Questa pratica era conosciuta dagli antichi Greci o Romani. La teoria del sovescio è fondata sul principio che le piante, come succede nei boschi, possono restituire alla terra, non solo quanto hanno da essa assorbito, ma ben anche quanto per mezzo delle foglie si sono assimilato dall’aria atmosferica. L’uso di sovesciare le piante prima che formino il seme, è basato sull’altro principio, che voi già conoscete, cioè che le piante nel primo loro sviluppo si alimentano colla massa cotiledonare del loro stesso seme, e che spuntate le foglie, queste cominciano ad assimilarsi dall’aria il carbonio e fors’anche una piccola porzione d’azoto, ben poco togliendo al terreno per la loro nutrizione; laddove all’epoca della fioritura e verso quella della maturanza del seme, in tutte le piante, e specialmente nei cereali, le foglie, disseccando e nulla più potendo assorbire dall’aria, succhiano dal terreno quelle sostanze inorganiche che sono necessarie perchè il seme sia ben costituito. Aspettando quindi a sovesciare le piante in quel momento, si perderebbero quei vantaggi che si cercano con questa operazione, vale a dire che venga restituito alla terra più di quanto gli venne tolto colla pianta che s’intende sovesciare.