Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/278

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270 della rotazione agraria.


Eccovi adunque che dove abbisogneranno, per esempio, 100 di concime da stalla non secco, basterebbe impiegare 3,6 di carne muscolare; 5,7 d’ossa sciolte, 27,91 di nero di raffineria, ecc. Ciononpertanto io vi ripeto che il volume e lo stato di divisione ha una grandissima influenza sui potere fertilizzante, in modo che praticamente trovossi che sarebbe di grandissimo vantaggio il poter sciogliere nell’acqua le materie adoperate quali concimi.

della rotazione agraria od avvicendamento.

§ 270. Abbiamo veduto parlando dell’origine del terreno (§ 189) che, sopra uno spazio dove la vegetazione incominciava, ai vegetali più semplici, succedevano i più composti, ed infine il bosco, il pascolo, ed il terreno a cereali. Parimenti se dirigeremo le nostre osservazioni per molto tempo sopra lo stesso spazio di terreno abbandonato a sè stesso, vedremo ch’esso non è mai costantemente ricoperto dalle stesse piante, che anzi, in tempo più o men lungo, alcune di esse scompajono, che altre nuove prendono il loro posto, non ritornando alcune delle prime se non dopo un certo lasso di tempo. Che significa questo fatto, questa naturale successione o rotazione naturale di piante? Tutto ciò prova che non tutte le piante esigono gli stessi principj; che alcune non potevano vivere dapprima, ed altre se non dopo; che le prime non potevano continuare a vegetare, avendo esaurito il terreno de’ principj loro necessarj, e che non potevano ritornare a farsi vedere se non quando il tempo e l’azione della successiva vegetazione non avesse loro preparata una nuova dose di quelli stessi principj che il suolo più non concedeva loro, laddove alcune altre continuavano a vegetare trovando ancora i principj loro necessarj.

§ 271. Premesse queste cose, dirò che la rotazione agraria, ossia l’avvicendamento, consiste nell’arte di alternare sullo