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500 della potatura.


§ 512. Finalmente, per eseguire i tagli con maggior precisione, prestezza, senza torcere, nè stirare le viti, ritengo essere indispensabile che si abbandoni l’uso del falcetto e che si adotti quello della tanaglia (fig. 150).

Colla tanaglia il taglio si fa più rapidamente perchè la persona resta ben collocata in ogni posizione, il che non succede col falcetto. I tagli fatti colla tanaglia sono meno lunghi e più vicini alla corteccia e perciò più presto sanabili che non quelli fatti col falcetto (fig. 151), i quali, riescendo sempre oblunghi e prominenti, non possono essere prontamente ricoperti.

Infine colla tanaglia meno facilmente si guastano le gemme prossime o lontane, come avviene col falcetto, col quale, scorrendo talvolta, senza previdenza si tagliano occhi e tralci, vicini e lontani.

Si oppone che adoperando la tanaglia il taglio non riesce così pulito come quello eseguito col falcetto (fig. 152); e questa osservazione e verissima, specialmente se si pon mente ai tagli fatti sui legni 152.153.dolci, e con tanaglia poco affilata: da una parte il legno resta contuso, e dall’altra spesso è quasi lacerato, come vedesi al punto A della (fig. 153), il che riuscirebbe di danno alla vegetazione della gemma sottoposta. Ma nel caso della potatura si deve avvertire che il taglio dei nuovi tralci si fa alquanto lontano dai nodi, come è mostrato dalla figura 154, e dalla distanza che esiste dal punto A al luogo del taglio superiore della fig. 152, e che solo i tagli presso il legno vecchio devonsi fare in prossimità di esso, non lasciando mozzicone di sorta; e per conseguenza una tanaglia bene affilata val meglio ancora del falcetto.