Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/131

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LIB. III.

con questa lor arte cosi longa et difficile. Avegna che per loro siano state imitate maravigliosamente le operationi della Natura, et non pur gl'uccelli, ma ancora gli huomini con l'arte loro habbiano ingannati: et non so perché con tanta ammiratione debbiamo lodare una morta imagine d'Hercole, ò d'Achille ò d'una dipintura delle guerre Romane, ò di Troia, fatta per dar fama etiandio appò coloro, che non hanno dottrina, degli huomini forti, et vaghi di guerra: non essendo cosa al mondo più empia che la guerra: della quale parendomi convenevole parlar più largamente dico che niuna cosa al mondo è più della Natura nemica; havendone quella in tutto alla pace, et alla concordia formati; et primeramente datone l'aspetto non spaventevole, come à gli altri animali; ma giocndo et grato in segno di benevolenza, et d'amicitia: gli occhi pieni d'amore; et ne quali si conoscono l'affettioni dell'animo: le braccia per stringersi concordevolmente: il bascio per lo quale quasi i cuori si congiungessono; il riso in segno d'allegrezza: le lagrime che dimostrassono in noi pietà, et clemenza: la voce non minaccievole, non formidabile come alle bestie; ma amichevole et soave: havendone ancora conceduto il parlare, per generar fra noi dimestichezza: fattone odiosa la solitudine, la compagnia gratissima: et oltre à cio aggiunto lo studio delle lettere, e 'l disiderio del sapere; il quale come disvia l'humano ingegno da ogni fierezza; cosi ad unire gli animi ha specialissima forza. Conciosiacosa che il parentado non stringe più le amicitie, che la somiglianza degli honesti strudi. Havendo