Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/145

Da Wikisource.
LIB. III.

di casa, i lavoratori, pascono la famiglia, che mi parebbe assai meglio che non vi fossero: et avegna che le donne, ò chi siano stati, che gli fondassero, non ci habbiano colpa: pur istimo ch'assai più sodisfattione sarebbe à chi gli fece, et à chi dirittamente goderne fora convenevole, se in avaritia non si convertisce questo avedimento, da molti chiamato prudenza; nella qual tanta laude havete recato alle donne, come se questa virtù sola fosse al mondo, et solamente nelle donne si trovasse ma à me non pur non par virtù, anzi difetto grandissimo. Conciosiacosa che la prudenza, la quale etiandio s'intende sotto nome di consiglio, di mente, et di ragione, è di gran danno: et pochi mali al mondo da altri si fanno, che da accorte et prudenti persone. Le frodi, gl'inganni, i tradimenti tutti si fanno con prudenza: e 'l consiglio, il discorso dell'intelletto, la mente che dalla Natura ci è data, rade volte aviene che alle cose honeste si rivolga: ma colui pensa come possa il compagno ingannare, che cò lui fa la mercatantia: l'altro come habbia via d'ammazzare nel camino il mercatante: il qual non dubita attraversar ogni giorno lontani paesi per ammassare le mal da lui conosciute ricchezze. La femina che più stimate prudente et accorta, è colei che meglio sa mettere in disparte i danari involati al marito: che più è dotta à porgli le corna sovra 'l capello; et meglio ha imparato coprir il difetto. La onde potere conoscere qual sia la prudenza feminile: et quanto da più sia l'aperta verità, che la simulata prudenza. Della giustitia non saprei che dire, se gli antichi Lacedemonii, et etiandio gli Italiani non havessono giudicato il viver di furto lode-