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Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/31

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LIB. I. 13

nere l'humana spetie; et se non è il primo istinto, che la Natura ci habbia dato, almeno è il prossimo; et acciò che dall'appetito sospinti, à guisa delle fiere in esso non trabocchiamo, la christiana et tutte l'altre leggi hanno ordinato il matrimonio, perché sia piu la certezza de figliuoli; et con piu riverenza si vada à questa santa opra, nella quale non negarò che le donne maggior piacere sentano. Ma quanto alla consideratione dell'intelletto, l'huomo è assai piu eccellente, percioche egli è agente, et la donna patiente, et è piu degno chi fa, che chi patisce. Percioche il fabbro che di un pezzo di quercia con suo stromenti fa una figura, da piu è che la statua; et il fuoco che abbrugia la paglia, piu degnità ha in se abbrugiando, che la paglia che si lascia abbrugiare. Similmente nelle regole di Grammatica ch'io imparai quando andava a scuola, mi diceva il maestro mio, che il verbo attivo era prima che il passivo. Prima era quanto all'intelletto amare, leggere, et scrivere, che esser amato, letto, et scritto; et quantunque l'uno non possa senza l'altro essere, pur nel discorso dell'intelletto cotal conoscenza d'amare è prima fatta, che laltra d'esser amato, et le cose che sono prima, sono ancora piu degne, si come i frati che prima entrano ne monasteri, sempre sono superiori à piu nuovi; i primi cardinali nel concistoro; i primi ufficiali ne lor magistrati sempre tengono i piu honorati luoghi. Negli studi degli huomini è ancora un altro diletto grandissimo della caccia; il quale spesse volte ci rende men grati molti altri piaceri, di mangiare di bere, et di cercare al tempo caldo le fresche ombre; et quan-