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tra. Apre gli scuretti della finestra, e che vede? Su la seggiola, a piè del letto, vede steso un secondo vestito nuovo, più bello e più ricco di quell’altro riposto, un vestito da regina.

Frugò nel cassettone, trovò un vestituccio smesso ma più sdrucito e più stinto del primo, e lo indossò; nascose quell’altro nell’armadio, per via della sorella.

La sorella che non le aveva badato il giorno avanti, vedendola così cenciosa, cominciò a sgridarla:

— Zoppina sudiciona! E dell’altro vestito che n’hai fatto?

— L’ho dato a lavare. —

Si contentò della risposta e si mise alla finestra.

Da qualche tempo aveva notato che il Reuccio, passando, alzava gli occhi verso la facciata della casa loro, come se cercasse qualche persona che non c’era: scorreva con lo sguardo tutte le finestre, e abbassava gli occhi scontento.

— Ma, forse deve fingere di non vedermi, per timore del Re suo padre! — ella pensava.

E insuperbiva più che mai.

Quel giorno, il Reuccio, passando, alzò secondo il solito, gli occhi alle finestre, come se cercasse qualche persona che non c’era,