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il barbiere 189

— Che disgrazia! E tutto questo per una radica maledetta! Dammela qua; voglio buttarla via.

La Reginotta la cavò di tasca e gliela porse piangendo:

— Maestà, voi buttate via la mia fortuna!

— Butterei via anche te, in questo momento! —

Il Re era su tutte le furie. Aperse la finestra e scagliò fuori la radichetta con la maggior forza che poté.

— Ora, di nuovo alla guerra! Fate marciare l’esercito. Sellate il mio cavallo subito subito. Questa volta vinceremo. —

Gli pareva che, buttando via la radichetta, si fosse già levato il malaugurio di dosso.

Entrò tutt’a un tratto il Ministro:

— Maestà! Maestà! La radichetta è fiorita! È cascata in testa a uno che passava per caso sotto la finestra. Appena la raccolse, gli fiorì in mano. Questo è buon segno.

— Chi sarà? Fatelo venire. Sarà un Re, certamente.

Che Re! Era il barbiere, quello dalla coda, che veniva avanti facendo inchini, con la chitarra a tracolla e la radichetta fiorita in mano.