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Andarono a guardare nella grotta accanto, dov’erano ammonticchiate tutte le ossa dei bambini che la Mammadraga s’era spolpati e videro un brulichio di ossa che si ricercavano, si riunivano, si vestivano di carne, ridiventavano bambini vivi.

— Chi c’è morto torna in vita,
Mammadraga l’è finita!

— Andate via, io debbo restar qui — disse Caterina. — Quest’anellino vi condurrà fino a casa. Anellino aiutaci tu! E vi aiuterà. —

Si vide uscire dalla spelonca una fila di bambini presi per mano: pareva una processione che non finiva più. I primi erano lontani un miglio, e gli ultimi appena a pochi passi dalla spelonca. E, andavano via cantando:

— Mammadraga l’è finita!
Mammadraga l’è finita! —

Partiti loro, la bambina stette ad aspettare. La Fata le aveva detto quel che sarebbe avvenuto.

A un tratto, gran rumore, quasi la spelonca crollasse.