Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/52

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mo, la Gemina si voltò a Vespasiano. Divenuta allora Verona il quartier general dell’armata, furono rivolte le truppe all’uopo di più urgenti lavori* 1 col fortificar la città di militari trincee, e col dar pronta opera* 2 a chiudere i passi della Germania. Distratta in sì fatto modo la continuazion della fabbrica, in seguito poi pe’ varj successi della guerra e delle battaglie, per le marchie dell’esercito, e per la morte dello stesso Vitellio, ne dovette rimaner l’opra interrotta, e defraudata di pubblico documento, non venendo illustrata colla solenne formalità della dedica.

Se poi in seguito questo edifizio sia stato condotto a termine, ella è cosa da non potersi con sicurezza asserire: giacchè le pietre sopposteFonte/commento: Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/56 dell’anfiteatro, che si sono scoperte nelle mura di fabbriche posteriori, state esser possono preparate soltanto, e non poste in opera. Ciò nulla ostante non è fuor di ragione il supporre, ch’altre coorti poscia acquartierate in Verona, e forse quegli stessi invalidi, milites ætate


  1. Ved. num. 3.
  2. Ved. num. 32. e 33.