Pagina:Carlo Andreani, La Pieve di Dervio (1898).djvu/14

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sociali con ottimi risultati, ed è dato sperare di vederle ben presto aumentate di numero e di importanza.

Godono nomea gli stracchini della Valsassina, i formaggini di Montevecchia, le robiole di Lecco, i formaggini di latte-caprino della Valle di Dongo.

L’agricoltura è il principale ramo di produzione, ed il miglioramento delle coltivazioni e dei prodotti va semprepiù estendendosi per la insistenza di alcuni volonterosi e per l’opera di benemeriti Comizi Agrari.

La produzione agricola di molti paesi montuosi è insufficiente al mantenimento degli abitanti, per modo che molti, specie la gioventù, sono obbligati ad emigrare all’estero in cerca di lavoro.

INFEZIONI. — Alle diverse infezioni della vite, quali: l’oidio presentatosi nella Provincia nel 1851; la peronospora nel 1879; la fillossera in Europa poco dopo il 1860 e nella Provincia nel 1880, vennero loro opposti validi provvedimenti per ottenerne la distruzione.

Gravissimi danni apportano le piralidi della vite allo stato di larva distruggendo i grappolini in fiore, e più tardo, in agosto-settembre, penetrate negli acini ed assorbendone gli umori producono l’appassimento ed il marciume. Il più sicuro modo di distruzione è la caccia alle larve ed alle farfalline.

La diaspide del gelso venne osservata la prima volta in Valassina nel 1866, da dove lentamente si estese in tutta la Brianza, e nel Mandamento di Bellano nel 1888. I gelsi da alcuni anni mostrano un generale indebolimento susseguito da frequenti mortalità causate in gran parte da irregolare coltivazione e da una crittogama, fungo parassita, che vegeta sulle radici succhiandone gli umori. Anche la fleospora che macchia le foglie del gelso alle seconda vegetazione, anticipandone la caduta, serve ad indebolire maggiormente il prezioso vegetale.

Antichissimo il calcino nei bachi, causato pure da una crittogama scomparsa all’epoca delle razze giapponesi; la