Pagina:Carlo Andreani, La Pieve di Dervio (1898).djvu/51

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Nel XIII° secolo i paesi della Valle si staccarono da Dervio ed ultimo Corenno nel XVI°, preceduto di non molto da Dorio che nel 1452 trovavasi ancora racchiuso nel territorio di Dervio confinante con Colico alla «Fontana benedetta». Questa fonte è compresa al presente nel territorio di Dorio che confina con quello di Colico, a nord col torrente Perlino e ad ovest colla linea dei prati e la strada di Fontana sino alla linea del lago.

Il lago rimase in proprietà del Comune di Dervio dalla metà Valle di Grabbia alla Vallisella di Olciasca, che divideva la riviera di Lecco dal territorio episcopale di Como.

Nel medio-evo la Pieve di Dervio fu alla dipendenza della Curia Arcivescovile Milanese, delle Città di Como e Milano e di altre Signorie.

Chiamasi medio-evo quello spazio di tempo — circa un millennio — compreso fra l’invasione dei barbari nel 476 e la caduta dell’Impero d’Oriente nel 1453 e, secondo alcuni storici, sino alla scoperta dell’America nel 1492.


NEL XIV° SECOLO il Comune di Dervio-Corenno aveva a rappresentanti ed amministratori un Rettore, detto anche Podestà e Vicario, dodici consiglieri eletti annualmente e scelti in pari numero fra i De-Capitanei, o Cattanei, — vassalli maggiori — i Valvassori ed i Castellani collo stipendio annuo di soldi 20 imperiali. I mancanti alle radunanze senza constatato motivo dovevano pagare la multa di soldi 5. Fra questi consiglieri sceglievansi a sorte, uno per classe, tre consoli che duravano in carica per tre mesi ed a cui subentravano gli altri di trimestre in trimestre; nessuna deliberazione consolare era valida se non presa ad unanimità. I consoli supplivano nelle cause civili il Rettore che sedeva in giudizio il martedì e venerdì di ogni settimana, non festivi, premesso il suono della campana grossa, nella casa comunale a Ventilia in Via della Croce, ora Cantone di San Rocco in comune di Corenno, dove alcuni fondi ed una strada campestre conservano il nome di Crocetta. Ve-