Pagina:Castinelli - Delle strade ferrate in Toscana,1842.djvu/11

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Empoli ritroverebbe la strada medesima dalla parte di ponente al Ponte a Cappiano, cioè a 9 miglia circa di distanza, dalla parte di levante presso Campi a 15 miglia, e a Pontedera a 17 miglia. Le sette città della linea Pistojese- Lucchese sarebbero allacciate, senza rapire al Val d’Arno inferiore il proprio suo transito. Il Val d’Arno inferiore si congiungerebbe a levante con Firenze per Pistoja, e colla Val di Nievole a tramontana; a ponente con Livorno e Pisa, con Lucca, la Versilia il Ducato di Massa e Carrara e la Lunigiana, per mezzo del suo anello centrale, Pontedera. Questa grossa terra popolosa e commerciante ne trarrebbe acceleratissimo incremento.

22. Fin qui d’una migliore coordinazione di linee da altri in parte proposte: ora scendo a dire più particolarmente di quella che vorrei si attaccasse ad esse per giungere fino alle falde dell’Appennino che ci divide a settentrione dalla pianura di Parma: linea che potrebbe un giorno distendersi oppostamente da Pisa alla volta di Roma, e toccare ancora la punta estrema dell’Italia meridionale.


P A R T E     S E C O N D A




25. Il notabile ed incessante accrescimento della navigazione a vapore lungo le coste del Mediterraneo non ha, come credono gli osservatori meno diligenti di simili cose, attenuato il transito su i littorali nelle direzioni stesse dai piroscafi percorse. Anzi lo ha aumentato, come appunto per ragioni che qui non esporrò, il transito sulle strade ferrate rende più attivo il transito ordinario. Viareggio, Pietrasanta, la Spezia tre recenti Città, nonchè ogni luoghetto dello Stradale Genovese movendo da Pisa, possono testificare il mio asserto.

Ma questa linea della quale parlo, da Pisa a Sarzana, acquistò importanza doppia dal di che con un Decreto del 1808 dato da Bajona, Napoleone ordinò che si aprisse una strada rotabile sull’Appennino della Cisa per congiungere, com’Egli divisava, per Pontremoli e Parma Napoli con Milano!